Si può la cedolare secca se l’inquilino è una società?


 La cedolare secca sugli affitti è un regime fiscale agevolato che permette ai locatori di applicare una tassazione fissa sugli affitti, sostituendo l’imposta sul reddito e le imposte accessorie. Sorgono dubbi sull’eventuale applicazione di tale modalità di tassazione quando l’inquilino è una società. Una recente sentenza della Corte di Giustizia Tributaria del Veneto ha analizzato la questione.

Questo articolo esplorerà i dettagli della decisione e fornirà spiegazioni chiare sui requisiti per l’applicazione della cedolare secca quando l’inquilino è una società. Inoltre, verranno discussi i punti di vista contrastanti delle Entrate e delle Corti di giustizia tributaria e si valuterà la necessità di una risoluzione definitiva della questione.

Cedolare secca: condizioni

La legge che prevede la possibilità di applicare la cedolare secca alle locazioni pone due requisiti:

  • il locatore deve essere una persona fisica che non svolge un’attività imprenditoriale; egli deve essere titolare del diritto reale sull’immobile oggetto del contratto di locazione;
  • l’immobile deve essere destinato a uso abitativo.

La normativa che regola la cedolare secca circoscrive poi l’applicazione di questo regime fiscale ai soli contratti di locazione relativi ad immobili ad uso abitativo e alle relative pertinenze.

Cedolare secca: l’inquilino può essere una società?

La legge non fa riferimento alla qualifica dell’inquilino, quindi non vi è alcuna equiparazione tra locatore e conduttore. Pertanto, secondo la CGT Veneto, sent. n. 53/5/2023, qualora i due requisiti sopra menzionati siano soddisfatti, il locatore può optare per l’applicazione della cedolare secca, indipendentemente dal fatto che l’inquilino sia una società commerciale.

Cosa ne pensa l’Agenzia delle Entrate?

L’Agenzia delle Entrate, tuttavia, ha sostenuto una posizione restrittiva riguardo all’applicazione della cedolare secca con un inquilino società. Il sesto comma dell’articolo 3 del Dlgs 23/2011 sembra porre una limitazione soggettiva, escludendo le locazioni ad uso abitativo effettuate nell’esercizio di un’attività d’impresa o di arti e professioni. Secondo le Entrate (circolare n. 26/E/2011), questa disposizione escluderebbe le società commerciali dall’applicazione della cedolare secca.

I precedenti

La sentenza dei giudici del Veneto non è isolata: anche altri giudici tributari, come la Corte di Giustizia dell’Umbria, hanno sostenuto una posizione simile (Ctr Umbria sent. n. 257 del 9 agosto 2022). Tuttavia, esistono anche pronunce giurisprudenziali contrarie, il che finisce per creare al momento una situazione di incertezza.

È auspicabile che la questione trovi presto un assetto definitivo da parte della Cassazione o dello stesso legislatore per evitare incertezze interpretative e fornire una chiara direttiva ai locatori che desiderano applicare la cedolare secca quando l’inquilino è una società.

Conclusione

La sentenza dei giudici del Veneto ha stabilito che la cedolare secca può essere applicata anche se l’inquilino è una società. Tuttavia, come detto, la questione è tutt’altro che certa al momento. In attesa di un chiarimento istituzionale o della Suprema Corte sarà meglio agire con prudenza.















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