Spese successione notaio
Chi paga e come si dividono le spese per il notaio tra gli eredi?
Ahi, il notaio! Odiato, a volte amato, indispensabile, ma costoso. Quando si parla di successione, la sua parcella è una delle voci di spesa che “pesa” (e non poco) sull’eredità. Ma chi paga il conto? E, soprattutto, come si divide tra gli eredi? La domanda è lecita e la risposta non è sempre scontata. In questo articolo affronteremo il tema delle spese di successione del notaio e della loro ripartizione.
Non ci limiteremo a ripetere a pappagallo l’articolo 752 del Codice Civile (anche se lo citeremo, promesso!). Andremo oltre, spiegando in modo chiaro e pratico come funziona la ripartizione delle spese notarili, cosa succede se il testatore ha lasciato disposizioni diverse e cosa fare se gli eredi non sono d’accordo. Preparati a scoprire che la legge, a volte, è più semplice di quanto sembri… e che il notaio, alla fine, non morde (almeno, non sempre!).
Spese notarili per la successione: di cosa stiamo parlando?
Quando si apre una successione (cioè, quando qualcuno muore e lascia un’eredità), ci sono una serie di adempimenti da fare, molti dei quali richiedono l’intervento di un notaio:
- pubblicazione del testamento (se c’è): il notaio legge il testamento olografo (scritto a mano dal defunto) o riceve il testamento pubblico (redatto dal notaio quando il testatore era in vita);
- dichiarazione di successione: è un adempimento fiscale obbligatorio, che serve a comunicare all’Agenzia delle Entrate chi sono gli eredi e qual è il valore dell’eredità. Può essere presentata direttamente dagli eredi (se sono in grado) o tramite un intermediario (CAF, commercialista, ecc.). Non sempre richiede l’intervento del notaio (ma spesso è consigliabile);
- Atto di accettazione dell’eredità (se si vuole): chi intende accettare l’eredità deve rilasciare una dichiarazione al notaio o al cancelliere del tribunale del
- luogo di ultima residenza del defunto. Tuttavia l’accettazione non sempre è espressa (cioè manifestata con un atto formale): può anche essere tacita (cioè, desunta da comportamenti che manifestano la volontà di accettare). Tuttavia in alcuni casi (es: eredità con eredi minori o incapaci) l’accettazione espressa è necessaria e va fatta con beneficio di inventario (quindi, dal notaio);
- atto di rinuncia all’eredità (se non si vuole divenire eredi): la rinuncia può essere fatta con atto formale (notaio o cancelliere del Tribunale) oppure lasciando decorrere il termine di 10 anni dalla morte del de cuius, spirato il quale l’eredità si considera rifiutata;
- eventuale divisione dell’eredità: se gli eredi sono più di uno e non sono d’accordo su come dividere i beni, possono chiedere al notaio di redigere un atto di divisione (o, in caso di disaccordo, rivolgersi al giudice);
- trascrizione degli atti: il notaio provvede a trascrivere nei pubblici registri gli atti relativi al trasferimento degli immobili (per renderli opponibili ai terzi).
- articolo 752 del Codice civile: “I coeredi contribuiscono tra loro al pagamento dei debiti e pesi ereditari in proporzione delle loro quote ereditarie, salvo che il testatore abbia altrimenti disposto”;
- articolo 1295 del Codice civile: “Salvo patto contrario, l’obbligazione si divide tra gli eredi di uno dei condebitori o di uno dei creditori in solido, in proporzione delle rispettive quote”.
- Eredità divisa tra due fratelli, al 50% ciascuno.
- Parcella del notaio: 2.000 euro.
- Ogni fratello dovrà pagare 1.000 euro.
- Il testatore lascia un legato (un bene specifico) a un nipote, e stabilisce che le spese notarili relative alla successione siano a carico degli eredi (i figli), in proporzione alle loro quote.
- Il testatore, che era single, nomina come eredi due amici e stabilisce che le spese notarili per la pubblicazione del testamento sono divise tra loro in parti uguali (mentre il resto si dividerà per quote).
- Tribunale di Rovigo, sentenza n. 339/2015: le spese per le onoranze funebri (ma il principio vale anche per le spese notarili) sono pesi ereditari e gravano sugli eredi.
- Tribunale di Pavia, sentenza n. 18/2018: le spese notarili (insieme ad altre spese) vanno sottratte alla massa ereditaria, cioè vanno pagate prima di dividere l’eredità.
Chi paga il notaio per questi atti?
La regola generale è semplice: le spese notarili per la successione sono pesi ereditari. Significa che gravano sull’eredità e, quindi, su tutti gli eredi, in proporzione alle rispettive quote.
Vediamo cosa dice esattamente la legge:
Ma cosa significa “in proporzione alle quote ereditarie”? Vuol dire che se, ad esempio, ci sono due eredi, uno che eredita il 60% e l’altro il 40%, il primo pagherà il 60% delle spese notarili e il secondo il 40%. In pratica, ciascun erede paga una quota pari alla percentuale di eredità ricevuta.
Facciamo un esempio pratico:
Il testatore (cioè, la persona che fa testamento) può stabilire una divisione diversa delle spese notarili (e, in generale, di tutti i pesi ereditari). Ad esempio, può decidere che le spese siano a carico di un solo erede, o che siano divise in parti uguali, o in base a criteri diversi.
Facciamo un altro esempio:
Cosa succede se un erede non paga il notaio?
La regola della responsabilità “pro quota” delle spese notarili vale solo nei rapporti interni tra gli eredi stessi, ma non è invece opponibile al notaio. Quest’ultimo infatti ha dinanzi a sé un unico debitore: “tutti gli eredi”.
Ne discende che, laddove uno degli eredi non paghi la sua quota di spese notarili, saranno gli altri a dover anticipare per lui tale somma. Diversamente il notaio potrebbe agire anche nei confronti di chi ha già pagato la sua parte.
Cosa succede se gli eredi non sono d’accordo sulla divisione delle spese?
Se gli eredi non sono d’accordo sulla divisione delle spese, e non c’è una disposizione testamentaria specifica, si applica la regola generale: divisione in proporzione alle quote ereditarie. Se un erede si rifiuta di pagare la sua parte, gli altri eredi (o il notaio stesso) possono agire legalmente per recuperare il credito ma il notaio è libero di agire contro chi vuole.
Cosa dice la giurisprudenza sulle spese notarili per la successione?
La giurisprudenza conferma che le spese notarili sono pesi ereditari e vanno divise tra gli eredi in proporzione alle quote:
Chi anticipata la parcella del notaio?
Solitamente, le spese notarili vengono anticipate da chi richiede l’atto (es: tutti gli eredi, se si tratta di un atto di divisione; l’erede che richiede la pubblicazione del testamento, ecc.). Ma, come detto, queste spese sono poi a carico di tutti gli eredi, in proporzione alle quote. Quindi, chi ha anticipato le spese ha diritto al rimborso da parte degli altri eredi.
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