Tutti gli obblighi dell’inquilino quando lascia l’appartamento

 



Il proprietario di casa, quando l’affittuario lascia l’appartamento preso in affitto, prima o alla scadenza naturale del contratto di locazione, si aspetta di ricevere l’immobile nello stesso stato in cui lo ha ceduto per riaffittarlo senza incombenze da affrontare. Scopriamo insieme quali sono gli obblighi dell’inquilino quando lascia l’appartamento, quali i doveri del conduttore e cosa prevede la legge in caso di danni.

Indice:


Gli obblighi del proprietario di casa

Non è possibile parlare degli obblighi dell’inquilino quando lascia un appartamento senza prima fare riferimento ai doveri del proprietario di casa. Quando si sceglie un modello di contratto d’affitto e lo si sottoscrive, la normativa prevede che il locatore consegni l’appartamento in buono stato. È fondamentale che sia vivibile e che tutti gli interventi di manutenzione più importanti (come la tinteggiatura delle pareti) vengano eseguiti prima della consegna delle chiavi.

Per fare un esempio, la tinteggiatura delle pareti si rivela un intervento indispensabile se sui muri dell’abitazione sono presenti muffa, crepe, sporcizia o umidità. Queste condizioni, infatti, possono influire negativamente sulla vivibilità di un appartamento: è dovere del proprietario intervenire per risolvere il problema e consegnare all’inquilino che lo abiterà un immobile in stato ottimale.

Gli obblighi dell’inquilino quando lascia l’appartamento

L’articolo 1590 del Codice Civile stabilisce che l’inquilino, al termine del rapporto di locazione, prima o dopo la naturale scadenza del contratto, è tenuto a restituire la casa al proprietario nello stesso stato in cui l’ha ricevuta. Fa fede la descrizione dell’immobile che le due parti hanno sottoscritto in fase di stipulazione del contratto d’affitto. In mancanza di questo documento, si dà per assunto che l’affittuario abbia ricevuto l’abitazione in buono stato di manutenzione.

Tra gli obblighi dell’inquilino quando lascia l’appartamento c’è, innanzitutto, la restituzione delle chiavi e di eventuali duplicati al proprietario di casa. Su richiesta del locatore e in presenza dello stesso, l’affittuario deve inoltre rendersi disponibile a redigere una descrizione dell’appartamento per verificare la presenza di eventuali danni.

Entro la data di scadenza indicata all’interno del contratto e senza ingiustificato ritardo, l’inquilino è obbligato a liberare l’immobile da qualsiasi oggetto di sua proprietà. Se non provvede a sgomberare l’appartamento da oggetti pesanti, come grandi elettrodomestici e armadi, deve continuare a pagare il canone d’affitto per tutto il tempo in cui l’immobile non sarà libero. Se il locatore sceglie di depositare questi beni presso un magazzino, l’inquilino è obbligato a risarcire le spese.

Uno dei più importanti obblighi dell’inquilino quando lascia l’appartamento è il pagamento dei canoni residui fino all’effettiva riconsegna dell’immobile. Ciò vale anche nei casi in cui l’affittuario, all’inizio del rapporto di locazione, abbia lasciato al proprietario di casa una cauzione: non è possibile utilizzarla per compensare i canoni d’affitto, a meno che non vi sia uno specifico accordo tra le parti.

Se l’inquilino, durante il periodo di locazione, provoca danni all’immobile per distrazione, colpa, volontà o incuria, è tenuto a porvi rimedio. Naturalmente, sono esclusi i danni dovuti alla naturale usura a cui l’appartamento è soggetto con il passare del tempo. Uno degli obblighi dell’affittuario su cui aleggiano più dubbi riguarda la tinteggiatura delle pareti. Il Codice Civile stabilisce che, se l’usura delle pareti è dovuta esclusivamente all’uso abitativo dell’appartamento, l’intervento di tinteggiatura da parte dell’inquilino non è obbligatorio.

Discorso diverso se, per esempio, l’affittuario per sua iniziativa sceglie di cambiare il colore delle pareti. In questo caso, l’inquilino è obbligato a ritinteggiarle prima di lasciare l’appartamento. Non si tratta più di deterioramento dovuto all’uso: l'affittuario è tenuto a riportare le pareti di casa al loro stato originario.

L’inquilino può lasciare casa senza preavviso?

L’inquilino può lasciare casa senza preavviso a patto che sussistano determinate condizioni. Di norma, per lasciare casa in affitto è necessario attendere la naturale scadenza del contratto. Se quest’ultimo si rinnova automaticamente, l’affittuario che desidera interrompere la locazione è tenuto ad inoltrare apposita comunicazione di disdetta con una raccomandata A/R, almeno 6 mesi prima rispetto alla data di scadenza dell’accordo.

L’inquilino può lasciare casa prima della scadenza del contratto, ovvero scegliere di recedere dall’accordo, anche in un momento anteriore rispetto alla fine della locazione. Ciò è possibile purché esista una giusta causa e venga dato un preavviso di almeno 6 mesi al proprietario di casa.

Se l’inquilino va via prima della scadenza del contratto, senza preavviso e senza giusta causa, è obbligato a versare tutti i canoni d’affitto mancanti, anche se riconsegna le chiavi di casa al locatore. I motivi per cui l’inquilino può lasciare casa senza preavviso non devono dipendere dalla sua volontà e devono poter essere giudicati imprevedibili rispetto alla stipulazione del contratto. Un classico esempio è il trasferimento di lavoro non richiesto.

Cosa fare se l’inquilino lascia danni all’immobile

Come già anticipato, se l’inquilino lascia danni all’immobile, ovvero guasti, rotture e difetti dovuti a incuria, colpa, distrazione o volontà, il padrone di casa può addebitare all’affittuario le spese di riparazione. Quest’ultimo è obbligato a corrispondere al locatore la somma necessaria per ripristinare l’immobile e portarlo alle stesse condizioni in cui era stato consegnato all’inizio della locazione.

Se le condizioni dell’appartamento non permettono di goderne direttamente o di riaffittarlo, anche qualora l’inquilino abbia già lasciato l’abitazione, il proprietario può fare richiesta di danni dopo la consegna delle chiavi. Ha diritto ad un risarcimento che si concretizza nella riscossione del canone d’affitto relativo al periodo in cui vengono eseguiti i lavori di riparazione.

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Vuoi saperne di più sugli obblighi dell’inquilino quando lascia l’appartamento e sui doveri del proprietario di casa? Qui trovi altre informazioni utili.

Come consegnare le chiavi di casa al proprietario?

È obbligo dell’inquilino consegnare le chiavi di casa al proprietario al momento della restituzione dell’immobile. La legge prevede che venga redatto un verbale in cui si dà atto delle condizioni dell’appartamento e del fatto che l’affittuario abbia riconsegnato le chiavi al proprietario di casa.

Chi deve chiudere le utenze?

Quando il rapporto di locazione giunge al termine, l’inquilino è tenuto a chiudere le utenze. Egli può chiedere al proprietario di casa di fare una voltura a proprio nome. Se la risposta è negativa, spetta all’affittuario pagare la disattivazione.

Cosa succede se non si rispettano i 6 mesi di preavviso?

Se l’inquilino lascia l’appartamento senza rispettare i 6 mesi di preavviso, è obbligato a pagare le sei mensilità previste dalla legge. Ciò vale anche nei casi in cui egli provveda a riconsegnare le chiavi al proprietario di casa.

Quali sono i doveri di un inquilino?

L’inquilino ha il dovere di utilizzare l’immobile nel rispetto di quanto stabilito all’interno del contratto di locazione. È tenuto a pagare il canone d’affitto, ad occuparsi degli interventi di piccola manutenzione e a restituire l’immobile al locatore nelle stesse condizioni in cui gli è stato consegnato.










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