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Il locatore può rinunciare a dare disdetta?

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  In linea di principio la clausola con la quale il   locatore   rinuncia, fin dalla stipula del contratto di locazione, alla facoltà di poter negare al conduttore il   rinnovo   del contratto, è lecita poiché né la legge n. 392 del 1978, né la legge n. 431 del 1998 inseriscono questo tipo di clausola fra quelle espressamente colpite dalla sanzione della   nullità . Tuttavia occorre precisare che: il locatore stesso potrebbe invocare la nullità della predetta  clausola  perché in sostanza è in qualche modo volta a derogare (in contrasto con l’articolo 13, comma 3, della legge n. 431 del 1998) alla durata del  contratto di locazione  fissata dalla stessa legge n. 431 del 1998; il locatore potrebbe richiedere anche l’applicazione dell’articolo 1573 del  Codice civile  secondo il quale la locazione non può essere stipulata per un  periodo  eccedente i trenta anni e se viene stipulata per un periodo più lungo o in perpetuo, essa è ridotta alla  durata  massima di trent’anni; non è invece i

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Si può vendere senza certificato di agibilità?

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  Il certificato di abitabilità gioca un ruolo fondamentale nelle transazioni immobiliari. La sua assenza può bloccare il trasferimento di un immobile, sia esso a uso abitativo che commerciale. Sul punto si è espressa di recente la Cassazione. Alla Corte è stato chiesto se  si può vendere senza certificato di agibilità . La risposta è stata affermativa, ma nel rispetto di alcune condizioni che vedremo qui di seguito. È valida la vendita senza certificato di agibilità? La questione, da un punto di vista giuridico, può sembrare sottile per i non addetti ai lavori ma cercheremo di semplificarla al massimo per renderla comprensibile anche a chi non mastica i termini tecnici del legalese. La vendita di un immobile senza certificato di agibilità è, in sé per sé, valida: il certificato infatti non è condizione di validità del contratto, non è cioè un suo elemento essenziale come invece lo potrebbe essere l’atto notarile. Del resto, a conferma di ciò, vi è il fatto che, se l’ acquirente espres

Quando decade il diritto di proprietà?

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  Tutti i casi in cui è possibile perdere la proprietà di un bene mobile o immobile: dall’usucapione allo smarrimento, dall’espropriazione all’accessione. Difficilmente si può perdere la proprietà di un bene che è già proprio. Il diritto di proprietà viene infatti tutelato nei confronti della collettività anche in caso di mancato utilizzo del bene stesso. È del resto è un diritto sacro e inviolabile. Tuttavia esistono alcune eccezioni che bisogna conoscere al fine di prevenire liti e contestazioni. La legge prevede infatti determinate ipotesi – quali l’usucapione o l’accessione – al ricorrere delle quali la titolarità del bene può trasferirsi da un soggetto a un altro, senza bisogno di un contratto e di un notaio, ma al semplice verificarsi di determinati fatti. Si può perdere la proprietà se non viene usata? Anche se non esercitato, come nel caso di un immobile abbandonato, il diritto di proprietà non decade automaticamente per via del “non uso”. Ciò potrebbe avvenire in caso di  usuc

Guida alla cedolare secca su affitti brevi: funzionamento e nuove regole

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  Le regole sulla cedolare secca sugli affitti vengono spesso cambiate dai vari governi. In particolare, il settore degli affitti brevi risulta particolarmente interessato a tali modifiche. Vediamo dunque  come funziona la cedolare secca sugli affitti brevi, qual è il funzionamento e quando conviene . In questo breve articolo forniremo una panoramica pratica, offrendo le risposte alle domande più frequenti su questo regime fiscale. Cos’è la cedolare secca? La cedolare secca rappresenta un regime di tassazione alternativo a quello ordinario applicabile solo ai canoni da locazione abitativa, applicabile su richiesta del locatore. Essa prevede un’imposta fissa che prescinde dagli altri redditi del proprietario dell’immobile e che quindi gli consente – anche nel caso di soggetto benestante, con un’aliquota Irpef molto alta – di versare un importo costante. In particolare, con la cedolare secca il locatore versa allo Stato il 21% di imposta sulle singole mensilità. Questo regime dunque perm